Nella prospettiva Gruppoanalitica il numero di partecipanti ad un gruppo è un fattore di grande importanza nel determinarne il funzionamento: a seconda del numero dei partecipanti si attivano dinamiche differenti.
Questo comporta che la conduzione sia articolata in diverso modo e che i diversi tipi di gruppo vengano utilizzati in funzione di obiettivi differenti.
Il Piccolo Gruppo Terapeutico è composto da 6/8 partecipanti, per affrontare una Psicoterapia Gruppoanalitica in base ad un problema specifico, o solo per un bisogno di crescita personale.
La composizione del Gruppo è curata dallo Psicoterapeuta che lo conduce, con criteri che favoriscano la condivisione ed il rispecchiamento. Le sedute durano un’ora e mezza ed hanno luogo una volta alla settimana, per una durata definita per ciascuno dei partecipanti.
Caratteristica del Piccolo Gruppo terapeutico è il clima intimo che si realizza gradatamente attraverso l’affrontare, da parte di ciascuno, una riflessione ed una comunicazione al gruppo della esperienza personale. Questo naturalmente avviene con lo stile personale di ognuno, con la personale capacità e modalità di mettersi in relazione con l’altro. Si ricrea un microcosmo sociale in cui la possibilità di condividere esperienze, riflessioni, emozioni attiva una serie di aspetti che hanno una funzione profondamente terapeutica.
Attraverso i rimandi che il gruppo può dare a ciascuno e quelli che il conduttore può dare al gruppo, ponendosi come parte integrante di questo, viene progressivamente favorita una ristrutturazione delle visioni precedenti, delle modalità comunicative ed emotive, sostituendo a forme antiche e ripetitive di funzionamento, altre più rispondenti alla reale natura e disposizione di ciascuno.
Il Gruppo Mediano prevede da 17 a 35 partecipanti e può essere variamente intenzionato: dalla psicoterapia, alla promozione del dialogo, ad un lavoro psicosociale, ma restando invariabilmente orientato ad una ricerca del confronto e della condivisione, nella prospettiva della finale autonomizzazione dei singoli attraverso un processo di individuazione- separazione e attraverso forme di rispecchiamento e risonanza.
Lo stile comunicativo è discorsivo e ciò che più caratterizza il Gruppo Mediano, secondo P. De Marè, è che il dialogo nascerebbe da una ostilità dipendente dalla frustrazione di essere insieme, dalla suscettibilità alla presenza degli altri, da una perdita di sicurezza e intimità personale.
Le interazioni nel GM sono continue e vivaci e spesso si attivano dinamiche relative ad una contesa dello spazio tra vecchi e nuovi membri, a come possano essere condivise, tramandate o modificate le norme esplicite ed implicite del gruppo.
Il Gruppo mediano ha un assetto circolare, una durata preventivamente fissata in una o più sessioni,in questo caso con intervalli predefiniti di tempo. E’ costituito generalmente da partecipanti che hanno liberamente deciso di farne parte sulla base della loro appartenenza ad un contesto specifico: un gruppo di genitori, un gruppo di allievi, un gruppo di persone che lavorano nella stessa azienda, e trova largo utilizzo nei contesti formativi, sia scolastici che lavorativi.
Il Gruppo Analitico Allargato va da 40 a 60/70 partecipanti e oltre. I partecipanti si dispongono in cerchi concentrici con una estrema libertà di collocamento e la conduzione è operata da uno staff di conduttori, che può essere percepito dai partecipanti come un Gruppo.
La struttura temporale è a “maratona”, con una serie di sessioni alternate ad intervalli predefiniti, in un arco di tempo ristretto, che può essere su una o due giornate.
Le dinamiche che si attivano nel Grande Gruppo sono relative sia al tipo di interazione che si può stabilire tra i partecipanti, sia al tipo di interazione che si può stabilire tra i partecipanti e lo staff di conduzione. Fondamentalmente si attiva una situazione emotiva che ripercorre le fasi salienti di una evoluzione psichica, che ogni partecipante come il gruppo nella sua interezza, può ri-attraversare, per pervenire poi a nuove migliori integrazioni con la realtà psicosociale.
Il dispositivo del Gruppo Analitico Allargato viene spesso utilizzato in contesti formativi e scientifici come strumento che permetta di integrare gli elementi teorici della formazione con la produzione di un pensiero libero prodotto dal gruppo. Ma è nel suo utilizzo come esperienza comunicativa e relazionale, aperta alle comunità sociali e culturali, che fornisce ai partecipanti la possibilità di osservare nel qui ed ora del gruppo, i processi che portano dallo spaesamento e dispersione dei singoli, alla costruzione di legami, culture e valori condivisi e si pone come una strumento di apprendimento di abilità sociali.