Si può vivere la perdita di una persona cara, ma anche della salute fisica, di un lavoro, di un amore, di una possibilità, di una sicurezza.
Ci si sente impreparati ad affrontare un mondo che si sente improvvisamente e profondamente diverso e spesso ostile.
La perdita mette in contatto con la dimensione del limite, fa sentire impotenti e pieni di rabbia, ed anche terribilmente incompresi e colpevoli, dato che una frequente reazione di chi è vicino è l’insofferenza oppure l’incoraggiamento con un “devi reagire” a chi sente di non averne la forza.
Questa condizione è fisiologica se entro un certo confine temporale si può sperimentare un graduale riemergere e guardare al futuro con rinnovata fiducia. Spesso però alcune perdite sono troppo dolorose o traumatiche, oppure modi peculiari di funzionamento della persona o dell’ambiente circostante rallentano e ritardano la ripresa.
L’intervento psicologico ha la funzione di accompagnare la persona nell’attraversare il dolore della perdita, sostenendola nella elaborazione del lutto: la ridefinizione di sé nella mancanza e la ridefinizione dell’oggetto mancante.
Si può così approdare ad una nuova condizione in cui ciò che è stato perso, può cessare di essere ossessivamente presentificato attraverso il dolore ed il rimpianto, ed essere reintegrato nella psiche con un diverso ruolo, spogliato dagli aspetti colpevoli di chi abbandona per tornare ad essere ciò che si è amato.
A seconda della situazione e del caso può porsi indicazione per
- Sostegno Psicologico Individuale o di Gruppo
- Psicoterapia Psicoanalitica Individuale o di Gruppo